SEYO 2024

LiberaMusica 2024 ha avuto l’onore di ospitare a Pesaro e a Urbino il prestigioso Summer Camp della Sistema Europe Youth Orchestra. 

Questa è stata la settima edizione dell’iniziativa creata da Sistema Europe, precedentemente realizzata a Vienna, Istanbul, Milano (nel quadro di EXPO 2015), Atene, Birmingham-Londra e Madrid.

150 ragazzi da tutta Europa, dai 10 ai 18 anni, hanno formato una straordinaria orchestra che si è esibita in un trascinante concerto il 20 luglio presso il Cantiere Rossini di Pesaro.

Il titolo di SEYO 2024 “Song for the Earth” pone al centro il contrasto al cambiamento climatico e ha visto ragazzi e ragazze uniti insieme ad importanti testimonial per attivare, anche grazie alla musica, il massimo cambiamento sociale nell’impegno di tutti i giovani per la cura dell’ambiente.


Cos’è SEYO

SEYO sta per Sistema Europe Youth Orchestra ed è un complesso strumentale e inclusivo formato da 150 giovani e talentuosi musicisti, dai 10 ai 18 anni. I suoi componenti arrivano dalle istituzioni che fanno parte di Sistema Europe, la rete fondata nel 2012 che raccoglie le organizzazioni e i progetti ispirati da El Sistema venezuelano, per un totale di oltre 100 membri. A SEYO 2024 saranno rappresentate più di 30 nazioni europee.


Londra, Madrid, Istanbul, Atene sono solo alcune delle capitali europee che hanno ospitato, dal 2014 a oggi, le edizioni precedenti in luoghi spettacolari, come il Teatro alla Scala, la Royal Festival Hall o
l’antico Anfiteatro di Erode Attico. Nel 2024, la selezione ha premiato la provincia di Pesaro-Urbino, in un anno molto speciale per Pesaro Capitale italiana della Cultura.


Ma l’attesissima serata del 20 luglio è stata solo la punta dell’iceberg di un coinvolgente Summer Camp, dal 13 al 21 luglio: i musicisti di SEYO, provenienti da 19 Paesi europei diversi, arriveranno una settimana prima del concerto, con i loro insegnanti, insieme ai coaches che si dedicheranno a perfezionare le varie sezioni musicali e ai direttori d’orchestra, e soggiorneranno nei collegi dell’Università di Urbino per condividere entusiasmanti esperienze all’insegna della musica e
dell’attivismo sociale.

E, a proposito dei coaches, anche qui spiccano dei grandi nomi: sono 15 in totale, e tutti, nel corso della loro carriera, hanno collezionato esperienze musicali e collaborazioni di grande prestigio, unite a uno
spiccato impegno civile e sociale.

Qualche esempio? Markus Däunert, violinista di grande successo che si è esibito da solista anche con Claudio Abbado ed è co-fondatore della Mahler Chamber Orchestra; la flautista Francesca Canali, che insegna al Mozarteum di Salisburgo ed è vincitrice di numerosi premi in concorsi solistici e cameristici nazionali ed internazionali, tra cui il prestigioso Concorso Internazionale Maria Canals di Barcellona; Aimon Mata, che ha iniziato a studiare il violoncello proprio grazie a El Sistema e attualmente suona con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; Nicola Patrussi, primo oboe dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai; Marc Aixa Suriana, percussionista e primo timpanista dell’Orchestra Filarmonica dei Paesi Bassi.

Il lato green di SEYO 2024
Il titolo di questa edizione è Song for the Earth: l’intento infatti è quello di enfatizzare il valore dell’educazione musicale anche per sensibilizzare la sostenibilità ambientale e contrastare il
cambiamento climatico, sempre di pari passo con la valorizzazione dell’equità sociale. Vista anche la scelta del centro Italia, colpito di recente da eventi climatici catastrofici come terremoti e alluvioni,
l’organizzazione di tutto l’evento riserverà un’attenzione particolare alla natura che ci circonda, a partire dalla scelta dei brani musicali, incentrati sul tema, ma anche attraverso la scelta della location
del Cantiere Rossini in quanto struttura molto vicina alle emissioni zero, l’utilizzo di mezzi di trasporto green, pratiche zero waste, catering ecosostenibile, merchandising riutilizzabile, e altre iniziative
ecofriendly.


Il lato musicale e artistico di SEYO 2024
Il repertorio del concerto finale del 20 luglio al Cantiere Rossini prevede brani che spaziano dal cuore
della musica classica e sinfonica europea fino alla tradizione popolare sudamericana. A guidare il pubblico ci sarà la drammaturgia del critico musicale Guido Barbieri, scritta ad hoc per SEYO 2024, sempre sui temi della sostenibilità e della natura. Per valorizzare il lato green dell’evento, una parte della scenografia del concerto al Cantiere Rossini sarà realizzata con le bottiglie di plastica riciclate,
raccolte dagli studenti del Liceo musicale Marconi e l’Istituto alberghiero e per la ristorazione Santa Marta, in collaborazione con il progetto Magazzini Rossini del Rossini Opera Festival e la scenografa romana Alessandra Solimene.

Il lato femminile di SEYO 2024
Tra gli ambassador di SEYO 2024 spicca il nome della celebre mezzosoprano americana Joyce DiDonato, attivista e da anni sostenitrice del progetto educativo di El Sistema, e in particolare della sua versione nazionale in Grecia dove il movimento si sta impegnando per portare musica, speranza e ispirazioni a migliaia di bambini, anche tra i rifugiati. Recentemente, Joyce ha messo in scena con grande successo a livello mondiale il suo spettacolo EDEN dedicato al legame tra musica, natura e ambiente. Anche sul podio saliranno, insieme al Maestro Abbado, due note direttrici d’orchestra: l’italo-francese Charlotte Politi e la colombiana Ana María Patiño-Osorio.
L’ingresso al concerto è gratuito, su prenotazione. Le modalità saranno comunicate circa un mese prima dell’evento.

Di seguito i prossimi eventi in programma Aspettando SEYO 2024.

28 febbraio, ore 17.30/ Appuntamento alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro con l’educatore ambientale e guida naturalistica Andrea Fazi (WWF): il titolo dell’incontro è “La natura della musica: aspettando SEYO 2024” e ha raccontato la stretta interconnessione tra musica e natura nella vita di tutti i giorni. L’ingresso è libero.

A marzo/ Creazione su misura di un giardino amico degli insetti impollinatori (api, farfalle, vespe, etc.), essenziali per la riproduzione delle piante e del nostro ecosistema, ma a rischio a causa del cambiamento climatico, dell’utilizzo di pesticidi e di altre specie invasive. Senza insetti impollinatori, infatti, molte piante non potrebbero riprodursi. E senza semi, gran parte degli alberi, dei fiori e dei campi da raccolto non esisterebbero. Il progetto è in collaborazione con Legambiente e le scuole primarie del territorio: saranno i bambini stessi, infatti, a piantare i semi delle piante, scelte ad hoc per attrarre gli insetti impollinatori, e a prendersi cura del terreno, prima e dopo SEYO 2024. Il giardino è stato creato utilizzando uno strumento speciale, chiamato Pollinator Pathmaker: si tratta di un algoritmo di garden design, creato da esperti di impollinazione e orticultura in team con scienziati di intelligenza artificiale, in grado di strutturare il terreno secondo le esigenze degli insetti, scegliendo le piante in base alla loro palette di colori preferiti. Il risultato è stato un giardino non convenzionale, dai colori inaspettati, dove si affiancano arbusti, fiori e cespugli molto diversi tra loro (per ulteriori informazioni: pollinator.art).

27/04, ore 18/ Appuntamento alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro con il geologo e palentologo Rodolfo Coccioni: il titolo dell’incontro è “Antropocene: annessi e connessi” e si concentrerà sul legame tra le scienze e il sociale. Coccioni è professore onorario dell’Università di Urbino e la piattaforma scientifica internazionale Research lo ha inserito al 56° posto nella classifica degli scienziati italiani più noti per lo studio del nostro Pianeta. Fa parte anche del comitato direttivo del premio cinematografico ambientalista Green Drop Award. L’ingresso è libero.

3 maggio/ È arrivato il primo CLIMATHON della Regione Marche, con il coinvolgimento di due scuole superiori del territorio, il Liceo musicale Marconi e l’Istituto alberghiero e per la ristorazione Santa Marta, per un totale di circa 80 studenti. Si tratta di una maratona creativa in collaborazione con la community Climate-KIC, dove gli studenti, suddivisi in vari tavoli tematici e guidati dai tutor esperti delle associazioni ambientaliste coinvolte come WWF e Lupus in Fabula, hanno affrontato la sfida del cambiamento climatico proponendo soluzioni pratiche e costruttive, calandosi nei panni dei cittadini, ma anche delle istituzioni, del Governo, delle lobby dei produttori di energie non rinnovabili etc., per capire i differenti punti di vista e trovare insieme una soluzione, mettendo seduti al tavolo tutti questi soggetti attivi. Questo incontro finale è stato preceduto da una serie di lezioni con dei focus a tema sul progetto SEYO 2024, ma anche sulla situazione attuale nel mondo a livello di consumi di CO2 (orologio climatico) e sulle politiche estere per il contrasto al cambiamento climatico (accordi di Kyoto e di Parigi). Infatti, in vista del 2050 quando, secondo gli ultimi studi, più dei due terzi della popolazione mondiale vivrà in città, sarà chiesto agli studenti, in quanto cittadini del futuro, di ragionare su cosa possono fare per giocare un ruolo essenziale nell’attivare politiche di contrasto alla deriva ambientale, imparando anche a calcolare la loro impronta climatica

21 giugno/ Nel giorno del solstizio d’estate, i giovani musicisti di LiberaMusica hanno partecipato a un campeggio musicale, dove hanno fatto esperienza del cosiddetto soundwalking, una passeggiata sonora durante la quale ci si concentra sulla percezione di ogni singolo rumore che arriva dall’ambiente naturale circostante.

In partnership con Sistema Europe

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